Maria Grazia Sità

  • Storia della Musica

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MARIA GRAZIA SITÀ si è diplomata brillantemente in Organo (Conservatorio di Udine) e con lode in Composizione sperimentale a indirizzo musicologico (Conservatorio di Milano) con i proff. Guido Salvetti ed Emilia Fadini, con tesi sull’improvvisazione nella trattatistica italiana per tastiera tra Settecento e Ottocento. Si è laureata con lode in Filosofia (Università di Venezia) con i proff. Tito Perlini e Giovanni Morelli. Dopo un lungo periodo di precariato itinerante in vari conservatori (Benevento, Bolzano, Cosenza, Genova, La Spezia, Mantova, Milano, Modena, Novara, Perugia, Pesaro, Siena, Trieste, Venezia) è diventata docente a tempo indeterminato di Storia della Musica al Conservatorio di Perugia dal 2018-19.
Dal 1996 al 2003 è stata docente a contratto di Bibliografia musicale presso il Corso superiore di Musicologia del Conservatorio di Milano. Nel medesimo corso ha insegnato Storiografia musicale (2004-08) e Metodologia della ricerca storico-musicale (2009-10). Negli anni 2003-05 è stata docente a contratto di Trattatistica e prassi esecutive presso il Corso di Musicologia del Conservatorio di Pesaro.
Nel 2000-02 è stata docente di Acustica nel Corso di laurea in Scienze dell’educazione dell’ Università di Trieste (Portogruaro). Dall’anno 2004 al 2009 le è stata affidata la conduzione del Laboratorio Musica II per il corso di Scienze della formazione primaria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Nel 2013 ha conseguito l’idoneità nella procedura dell’Abilitazione Scientifica Nazionale, come professore di seconda fascia nel settore scientifico disciplinare L-ART-07 (Storia della musica e Musicologia).
Da anni collabora a iniziative della Società Italiana di Musicologia (SIDM): partecipa al progetto «Musica nel 900 italiano» nell’ambito del quale ha svolto attività di ricerca e ha curato, con Guido Salvetti, il volume La cultura dei musicisti italiani nel Novecento (2003) e con Marina Vaccarini il CD-rom dedicato al decennio 1930-40 (2010). Dal 2007 al 2012 è stata membro del comitato di redazione della «Rivista Italiana di Musicologia». Dal 2015 fa parte del Collegio dei Sindaci della SIDM.
I suoi ambiti di ricerca sono rivolti alla musica italiana dei secoli XVIII-XX, alla storia della storiografia musicale, alla figura e opera del critico, didatta e compositore ottocentesco Alberto Mazzucato, alla vita e dell’opera di Béla Bartók, alla produzione giovanile di Franco Donatoni, e su questi argomenti ha presentato relazioni a convegni in Italia e all’estero e ha pubblicato libri, saggi e articoli.
Su Bartók in particolare ha pubblicato una monografia (L’Epos, 2008), un volume sui Quartetti, scritto in collaborazione con suo marito Corrado Vitale (LIM, 2012) e un saggio sulla presenza di Bartók in Italia («Fonti Musicali Italiane», 2013), in collaborazione con Virág Büky (dell’Archivio Bartók di Budapest).
Dall’interesse per Bartók è nato un ulteriore indirizzo di ricerca, rivolto alla produzione giovanile di Franco Donatoni (le cui prime opere presentano marcati influssi bartokiani).
Su questo tema ha pubblicato un saggio sul Quartetto di Donatoni del 1950 (2015); ha ottenuto inoltre una Borsa di Studio della Paul Sacher Stiftung di Basilea per studiare le opere giovanili di Donatoni là custodite (settembre-ottobre 2018). Su questo argomento sta preparando una pubblicazione complessiva.
Ha collaborato inoltre a un fortunato testo di storia della musica pubblicato da Zanichelli, adottato in molti Licei musicali e Conservatori italiani: La musica. Forme, generi e stili. Guide all’ascolto con Alessandra Vaccarone (due volumi, 2011) e Storia della musica. Vol. III, Poetiche e culture dall’Ottocento ai giorni nostri con Alessandra Vaccarone e Corrado Vitale (2014).
Fra i numerosi convegni cui ha partecipato figurano iniziative del Conservatorio di Perugia, che hanno portato alla pubblicazione dei saggi L’anima del meccanico: gli “Adagio” delle sonate per pianoforte di Muzio Clementi, in Muzio Clementi compositore, (forte)pianista, editore, a cura di Bianca Maria Antolini e Costantino Mastroprimiano (LIM, 2006) e Una fatale congiuntura (storiografica): la ripresa della Matthäus-Passion di Bach-Mendelssohn nel 1829, in Il giovane Mendelssohn, a cura di Bianca Maria Antolini, Costantino Mastroprimiano, Francesco Scarpellini Pancrazi (LIM, 2016).
Fra le sue più recenti pubblicazioni:
Storia della didattica pianistica. Parte seconda (dal 1830), in Il Pianoforte, a cura di Ala Botti Caselli, EdT, Torino, 2018, pp. 151-182 (collana I Manuali – EdT-SIdM).
Un Tango di Franco Donatoni?, «Mitteilungen der Paul Sacher Stiftung», n. 32, Maggio 2019, pp. 45-51
Improvisation and the Rhetoric of Beginning, in Das flüchtige Werk. Pianistische Improvisation der Beethoven-Zeit, herausgegeben von Michael Lehner, Nathalie Meidhof und Leonardo Miucci, unter redaktioneller Mitarbeit von Daniel Allenbach, Edition Argus, Schliengen, 2019 (Musikforschung der Hochschule der Künste Bern, Band 12), pp. 15-33
Musica italiana nei programmi dei concerti di Toscanini al Conservatorio di Milano nel 1918, in Toscanini, l’Italia, il mondo. Formazione, carriera, eredità musicale e civile, a cura di Carlo Lo Presti, ETS, Pisa, 2019 (in corso di stampa)
Materiali per una biografia di Franco Donatoni. Lettere a Goffredo Petrassi e a Ildebrando Pizzetti. Lettere ai familiari, «Fonti Musicali italiane», 2019 (in corso di stampa)